Categorie
blog

Domenica 8 Dicembre andiamo a votare. Io voterò per Matteo Renzi

Oggi Romano Prodi ha detto: “pur con tutti i suoi limiti il Partito Democratico resta l’unico strumento della democrazia partecipativa di cui abbiamo tanto bisogno”.

Sono d’accordo (manco a dirlo): chi mi conosce sa quanto sono stato in dissenso con il mio partito, recentemente, per tante scelte sia a livello nazionale sia a livello locale. Eppure anche questa volta vale la pena impegnarsi e partecipare.

Sto con Matteo Renzi: ho letto con attenzione i programmi dei tre competitor. Questa volta credo però che ci sia bisogno di uno che le cose le fa, ed in questo Renzi mi sembra il più capace: la sua storia di sindaco (e prima di presidente della Provincia) è limpida.
Poi il capolista della lista Renzi della Provincia di Chieti è Luigi Febo: insomma l’accoppiata funziona.
Lo ripeto: credo che valga veramente la pena partecipare: se votate Renzi, meglio, comunque partecipate.
Categorie
blog

Assemblea Nazionale PD del 6 ottobre 2010: un grande passo in avanti

Come membro eletto dell’Assemblea Nazionale del PD, sono arrivato a Roma il 6 ottobre 2012, animato da sensazioni contrastanti. Vivevo una certa trepidazione o forse una vera e propria paura, viste anche le premesse mediatiche che pronosticavano una “resa dei conti”, o una “spaccatura”, o comunque una rottura profonda all’interno del partito che abbiamo voluto e costruito fra tante difficoltà, in un paese allo sbando.

Dopo il solito ingiustificato ritardo e l’introduzione della Bindi, la relazione di Bersani: onesto, leale, autorevole, aperto, convincente. Il disegno del partito che Pierluigi ha fatto è quello del partito che ho sempre desiderato: un partito ancorato ai suoi valori costitutivi, ma aperto, libero, disponibile ai contributi di tutti. Schierato decisamente contro la destra ed il populismo, pronto all’alleanza politica a sinistra ed elettorale con i moderati. Un partito dove il dibattito non è formalismo, ma è sostanza, dove le primarie sono un grande strumento di democrazia offerta al pese in cerca di identità, dove l’ultimo degli iscritti o l’ultimo dei simpatizzanti vale come il segretario, dove le regole sono importanti, per il Partito e per il Paese.

Penso che il leader che debba essere più contento dei contenuti di questa Assemblea debba essere proprio l’unico assente (e secondo me ha fatto male a non venire), Matteo Renzi: qualora dovesse vincere le primarie avrà affianco un partito vero, forte, aperto, disponibile per un servizio vero al nostro travagliato Paese. Una citazione particolare per Dario Franceschini, l’uomo dell’unità del partito. Nel suo intervento ha parlato della rottamazione del “Berlusconismo” e del “leghismo”: sono pienamente d’accordo. Forse non è il Pd, ma il paese che ha bisogno di voltare pagina. Definitivamente.