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CHIETI TORNA A VIVERE… davvero??

Ad un anno di distanza dalla vittoria elettorale l’amministrazione Di Primio porta a compimento la propria campagna di propaganda e festeggiamenti. La campagna pubblicitaria consiste in una serie di manifesti, brutti dal punto di vista grafico, ma che possono vantare una certa consequenzialità.
Il primo su presunti debiti lasciati dal centro sinistra, poco comprensibile, ma con questo semplice messaggio: l’amministrazione Ricci ci ha lasciato oltre 28 milioni di euro di debiti.
A parte che qualsiasi persona che si intenda un po’ di amministrazione sa bene che una cifra del genere porterebbe al dissesto città molto più grandi della nostra, quel manifesto è stato smentito dalla relazione dei revisori dei conti e dal bilancio di previsione della stessa amministrazione Di Primio: una sola voce è presente sullo stesso bilancio (il debito nei confronti della Provincia), affrontato tra l’altro con un pasticciaccio contabile che costerà caro, ne siamo certi, alla stessa amministrazione.
Il secondo manifesto si sofferma su quello che, nonostante i debiti, sarebbero riusciti a fare in un solo anno: questo manifesto certifica però che la vecchia giunta non ha amministrato poi così male: almeno l’80% delle voci scritte, fra quelle reali e quelle ipotetiche, sono progetti, programmi, delibere o impegni della vecchia amministrazione. Un esempio tra tutti è rappresentato dal nuovo appalto della raccolta dei rifiuti urbani, che noi avremmo impostato in modo totalmente diverso, ma che è frutto dell’amministrazione Ricci (vogliamo qui ricordare che il vecchio appalto TEMA fu l’ultimo regalo dell’Amministrazione Cucullo).
Infine un bel 6×3 per la città che dice: “dopo un anno di amministrazione Di Primio (in piccolo), Chieti torna a vivere (in grande)”, con tanto di fiocco tricolore. Come dire in modo consequenziale: ci hanno lasciati coperti di debiti, nonostante questo abbiamo fatto tantissimo, e quindi Chieti, che fino al 2010 era morta, oggi è risorta. Rallegratevi!
Su tutto questo vanno fatte alcune considerazioni: la prima è che Silvio Berlusconi ha insegnato bene la tattica ai suoi seguaci ed ai suoi cortigiani, ma non benissimo il metodo. La tattica prevede di pubblicizzare quante più bugie (meglio “balle” o “palloni”) possibili, perché la gente, in particolare chi non conosce come funziona la pubblica amminstrazione, possa essere condizionata da affermazioni non vere e da messaggi mistificatori. Il metodo prevede manifesti belli ed accattivanti, ma su questo non ci sembra che Di Primio abbia seguito il suo capo.
La seconda considerazione è che la nostra città o era già morta e lo è ancora, o era viva o per lo meno sopravviveva, e sopravvive ancora. Ci sembra che in un anno di amministrazione Di Primio ci sia poco da stare allegri per i nostri concittadini, e, lo diciamo con molta onestà, non certo solo per colpa del governo della città che, nella sua insipiensa, non ha fatto altro che portare avanti i progetti di altri. La crisi economica è ciò che condiziona di più i nostri concittadini: eccetto alcuni proclami sul progetto IN.TE. non accompagnati dai fatti, non abbiamo visto altro. Ah, certo, il Teatro Marrucino non ha più un’orchestra e sta facendo una delle stagioni più difficili della sua storia. Ma non ci siamo mai illusi che il solo teatro potesse rivitalizzare la città: certo almeno fino al 2009 ha prodotto cultura, e per una città come Chieti non è poco.
Altrove si è letto che Chieti è “tornata” ad essere capoluogo: ma di che? Il bilancio di previsione del Comune non prevede un euro che sia uno dalla Regione (eccetto il piano sociale che è un obbligo), non un euro dal Governo (solo un taglio di 1.700.000 euro rispetto allo storico dei trasferimenti governativi), non un euro dall’Unione Europea. Ma non era lo stesso Di Primio a dire che avevamo bisogno di più Europa?
È stato riportato infine che il Sindaco, nella kermesse di festeggiamento del primo anno, si sia commosso: ci chiediamo oggi se le lacrime fossero dovute al pentimento per le bugie che puntualmente accompagnano i suoi proclami, o alla gioia di essere sopravvissuto politicamente un anno intero nonostante gli scontri nella sua maggioranza, il vuoto dei suoi assessori ed il nulla che ha caratterizzato questo primo anno di amministrazione.

Chieti, 17 aprile 2011

Francesco Ricci Alessandro Marzoli

Consiglieri Comunali PD Chieti