Categorie
blog in evidenza

L’ormai ex Ospedale militare: una grande occasione per la città

È con grande amarezza che sono venuto a conoscenza dai giornali della prossima dismissione dell’Ospedale Militare di Chieti (Caserma Bucciante), una delle strutture più belle sia per l’architettura, ma soprattutto per la posizione, della nostra città. Con grande amarezza perché nel quinquennio nel quale ho rivestito il ruolo di Sindaco della città ho cercato in tutti i modi di metterlo a disposizione della città stessa, fino a firmare un protocollo d’intesa con l’allora Ministro Arturo Parisi, protocollo che prevedeva un giro di strutture fra demanio Militare, Questura e Comune, con l’acquisizione da parte del Comune della struttura posta nella Villa Comunale. Quando fummo convocati da un generale dell’esercito di cui non ricordo il nome, che venne per effettuare una ricognizione e valutare al “cedibilità” della struttura, trovammo tutte le stanze occupate ed in piena attività (se non ricordo male parliamo di 15.500 m2), tanto che il generale stesso mi disse di mettermi l’animo in pace perché non c’era nessuna volontà di liberare la struttura stessa. L’egoismo di pochi sconfiggeva così un progetto importante per molti. Infatti forti del protocollo avevamo già preso accordi di massima con l’Università (che cercava una sede prestigiosa per il Rettorato) e con la Provincia (che deve ancora risolvere il problema della biblioteca) perché questa costruzione bellissima ed strutturalmente occupabile (quasi tutti i 15.000 m2 erano allora “a norma”) diventasse il faro culturale della città dando ospitalità in sezioni separate al Rettorato dell’Università, alle Biblioteche provinciale e comunale.

Oggi sembra passato un secolo: in Università ci sono un Rettore ed un Direttore Amministrativo diversi dal 2007 – 2008, così come il sindaco e il Presidente della Provincia.

Avendo però letto che il Sindaco Di Primio la pensa sostanzialmente come me sulla destinazione dell’ex Ospedale Militare, lo invito a rompere ogni indugio e ad investire il massimo delle risorse per quella che ritengo l’opportunità strutturale più importante della nostra città.